Non spaventarti, non avere paura. Temi Dio – Isaia 8:11-23, 9:1-6
Isaia 8:11-23
11 Così infatti mi ha parlato il SIGNORE, quando la sua mano mi ha afferrato, ed egli m’ha avvertito di non camminare per la via di questo popolo, e mi ha detto: 12 «Non chiamate congiura tutto ciò che questo popolo chiama congiura; non temete ciò che esso teme, e non vi spaventate. 13 Santificate il SIGNORE degli eserciti! Sia lui quello per cui provate timore e paura! 14 Egli sarà un santuario, ma anche una pietra d’intoppo, un sasso d’inciampo per le due case d’Israele, un laccio e una rete per gli abitanti di Gerusalemme. 15 Molti di loro inciamperanno, cadranno, saranno infranti, rimarranno nel laccio e saranno presi. 16 Chiudi questa testimonianza, sigilla questa legge tra i miei discepoli».
17 Io aspetto il SIGNORE che nasconde la sua faccia alla casa di Giacobbe; in lui ripongo la mia speranza. 18 Eccomi con i figli che il SIGNORE mi ha dati; noi siamo dei segni e dei presagi in Israele da parte del SIGNORE degli eserciti, che abita sul monte Sion. 19 Se vi si dice: «Consultate quelli che evocano gli spiriti e gli indovini, quelli che sussurrano e bisbigliano», rispondete: «Un popolo non deve forse consultare il suo Dio? Si rivolgerà forse ai morti in favore dei vivi? 20 Alla legge! Alla testimonianza!» Se il popolo non parla così, non vi sarà per lui nessuna aurora! 21 Andrà peregrinando per il paese, affranto, affamato; quando avrà fame, si irriterà, maledirà il suo re e il suo Dio; volgerà lo sguardo in alto, 22 lo volgerà verso terra, ed ecco, non vedrà che difficoltà, tenebre, oscurità piena d’angoscia; sarà sospinto in mezzo a fitte tenebre.
Tempi messianici
23 Ma le tenebre non dureranno sempre sulla terra che è ora nell’angoscia. Come nei tempi passati Dio coprì di obbrobrio il paese di Zabulon e il paese di Neftali, così nei tempi a venire coprirà di gloria la terra vicina al mare, di là dal Giordano, la Galilea dei Gentili.
Isaia 9:1-6
1 Il popolo che camminava nelle tenebre, vede una gran luce; su quelli che abitavano il paese dell’ombra della morte, la luce risplende. 2 Tu moltiplichi il popolo, tu gli largisci una gran gioia; esso si rallegra in tua presenza come uno si rallegra al tempo della mietitura, come uno esulta quando spartisce il bottino. 3 Infatti il giogo che gravava su di lui, il bastone che gli percoteva il dorso, la verga di chi l’opprimeva tu li spezzi, come nel giorno di Madian. 4 Difatti ogni calzatura portata dal guerriero nella mischia, ogni mantello sporco di sangue, saranno dati alle fiamme, saranno divorati dal fuoco. 5 Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e il dominio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace, 6 per dare incremento all’impero e una pace senza fine al trono di Davide e al suo regno, per stabilirlo fermamente e sostenerlo mediante il diritto e la giustizia, da ora e per sempre: questo farà lo zelo del SIGNORE degli eserciti.